Protagonisti dell’ Acquario di Cattolica sono gli Squali che si ammirano nella grande vasca centrale da 700.000 litri d’acqua dove convivono squali toro e squali nutrice.
Il rapporto uomo e Condritti è sempre stato equilibrato nonostante competizione e paura. Tuttavia negli ultimi decenni molte specie sono state classificate a rischio a causa dell’aumento della popolazione umana, dello sviluppo tecnologico della pesca e della navigazione, del degrado ambientale.
Le caratteristiche che hanno permesso agli squali di adattarsi all’evoluzione del pianeta terra sono le stesse che li rendono vulnerabili agli effetti negativi dell’azione umana:
Specie a rischio a causa del loro habitat minacciato, la specie dei pinguini di Humboldt è originaria delle coste temperate di Peru e Cile, dove le temperature variano fra –3 c° a +24 c°. Gli esemplari adulti raggiungono i 60 Cm di altezza e i 5 Kg di peso e possono vivere fino a 20 anni. Si nutrono principalmente di molluschi, sardine e Krill, che cacciano entro i 30 m di profondità e restando sempre in gruppo.
La maturità sessuale si manifesta tra i 2 e 7 anni e solitamente formano coppia fissa per tutta la vita. Depongono normalmente 2 uova che vengono covate per 42 giorni da entrambi gli individui.
Aloo, Keema, Chapatti, Masala, Bahji, Tikka, Rogan, Josh, Lalla, Babba, Smoking e Yuki, i pinguini di Humboldt dell’Acquario, provengono da strutture che si occupano di salvaguardia e conservazione. Si riconoscono l’uno dall’altro da un anellino colorato.
La Touchpool, o vasca tattile ospita diversi organismi di cui i più grandi sono i Trigoni o Dasyatis violacea – chiamati così per la loro colorazione bruno-violacea tendente al nero - che possono raggiungere una larghezza di 80 cm e una lunghezza massima di 190 cm. I trigoni vivono anche nel mare Adriatico, si nutrono di meduse, calamari, crostacei e pesce e, come gli squali loro parenti, possiedono uno scheletro cartilagineo.
Alcuni trigoni ospitati nella vasca sono nati all’Acquario di Cattolica. Grazie alla loro indole docile il pubblico ha la possibilità di accarezzarli tranquillamente, sotto l’occhio degli esperti, facendo attenzione però alla bocca e alla coda. All’estremità della coda possiedono infatti un aculeo velenoso che viene utilizzato in caso di difesa. Per questioni di sicurezza l’aculeo viene periodicamente reciso in modo assolutamente indolore.