Come lo squalo, è un altro esemplare penalizzato dalle credenze popolari, la cui fama e il suo aspetto sinistro e feroce, si tramandano fin dall’antichità. Ciò ha procurato alla Murena un sacco di grane e una ingiusta cattiva reputazione. La si descrive come un pesce sanguinario che assale l'uomo, dal morso letale, tanto è vero che gli antichi romani la adoperavano per giustiziare sadicamente gli schiavi ribelli, mentre in realtà la Murena, e’ un animale sedentario che ama la tranquillità e la pace, vive nascosta tra le rocce di barriera dalle quali esce solo per procacciarsi il cibo. La credenza del morso velenoso imputatale, nasce dalla presenza di lunghi denti aguzzi e leggermente ricurvi, tanto da lacerare e strappare le carni in cui affondano, ma in verità non vi è traccia di veleno, pare invece sia la saliva ad essere tossica che quindi acuisca il dolore del morso e concorra ad infettare la ferita. Di fatto di fronte all’uomo la Murena scappa sempre, cerca il disimpegno e reagisce soltanto se stuzzicata o costretta dalle circostanze, anche se sa di possedere nella sua bocca un arma micidiale, che usa solo per legittima difesa.