Una delle specie di squalo ospiti all’ Acquario di Cattolica, ha deposto le uova.
Nelle vasche del mar Mediterraneo dell’Acquario di Cattolica, in questi giorni, una delle femmine di squalo Gattopardo, (Scyliorhinus stellaris) ha deposto 7 uova bianche di circa 10 cm. Con meticolosa precisione la femmina più grande della vasca, le ha appese alle pareti rocciose e li vi resteranno dai sette ai nove mesi; il tempo necessario agli embrioni - che oggi si intravedono in trasparenza - di raggiungere la lunghezza di 15 cm.
Il Gattopardo è uno squalo diffuso nel Mar Mediterraneo, abita fondali rocciosi, foreste di alghe e zone coralline, vive nelle profondità tra i 20 e i 120 metri. Ha occhi a mandorla sporgenti situati sulla parte superiore del capo, la sua livrea è caratterizzata dal particolare color sabbia maculata di nero e grigio, nel mondo marino è quello che ricorda la livrea degli agili felini africani, dai quali prende il nome.
Il Gattopardo, adulto può raggiungere fino i 170 cm. Come molte specie di squali, la maturità sessuale avviene molto tardi e questa è una tra le tante cause che ne minaccia la sua sopravvivenza. Il 42% delle specie di squali e razze del Mediterraneo è a grave rischio di estinzione, e la maggior parte degli squali non è protetta dalla pesca eccessiva. A differenza di alcuni paesi europei, l’Italia ancora non ha adottato nessuna protezione nazionale a favore degli squali, non esistono limiti europei o internazionali alle catture di verdesche, di Mako, di squali volpe, di gattucci, di palombi, di notidano e anche di Gattopardi.
La Salvaguardia e la tutela degli squali come anche dei pinguini e delle tartarughe marine sono tra gli obiettivi del Progetto SALVA UNA SPECIE IN PERICOLO, che proprio in questi giorni ha ricevuto l’importante riconoscimento del Patrocinio morale dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Un progetto nato dalla volontà dell’ Acquario di Cattolica, al cui interno sono presenti oltre 60 esemplari di squali di diverse specie, e che dal 2003 attraverso azioni di sensibilizzazione rivolte alle scuole e al pubblico, combatte il Finning (la pratica che consiste nel tagliare le pinne degli squali e rigettare il resto della carcassa dell’animale in mare).
Un tipo di pesca barbara e proibita a tutti i pescherecci europei ma la cui regolamentazione in materia è considerata fra le più deboli al mondo.
Con questo obiettivo Salva una specie in pericolo, sostiene progetti e strutture che si occupano di tutelare le specie a rischio di estinzione. Quest’anno oltre ai visitatori , l’Acquario ha coinvolto anche le strutture ricettive della città di Cattolica che hanno sposato a pieno il progetto proponendo la vacanza da AMBIENTURISTA.
Dal 1 aprile nell’ ambito del progetto è partita la campagna raccolta firme per tutelare gli squali in pericolo nel mediterraneo. Sono già oltre 3.000 le cartoline firmate dai visitatori e lasciate nelle apposite urne all’ interno dell’ Acquario, oltre a numerosissime firme che stanno arrivando on line dal sito www.salvaunaspecie.it
Nel mese di novembre saranno consegnate ai Parlamentari Italiani, nell’ ambito della settimana europea dello squalo.